
ECCO CHI SONO I 30 GENI DEL PIANETA
Quattordici sono americani, ma il primo è l’inglese Hawking, seguito da una sfilza di matematici, un filosofo, un inventore e tre giocatori di scacchi. Ha stilato l’elenco l’organizzazione Super Scholar, valutando il quoziente intellettivo di ognuno e la capacità di “cambiare il mondo”
Non è affatto semplice definire che cosa sia l’intelligenza né chi si possa definire intelligente perché esistono molteplici forme di intelligenza (appiattirle tutte su un unico modello sarebbe davvero stupido) e diversi modi di valutarle (e su ciò non c’è accordo tra gli studiosi). Ancora più complicato è definire il genio e valutare le persone ritenute tali. L’organizzazione statunitense Super Scholar, specializzata in consulenze agli studenti universitari, non si è lasciata scoraggiare e un po’ per amore delle classifiche, un po’ per lanciare una discussione sul tema, ha stilato la classifica delle 30 persone più intelligenti del Pianeta utilizzando due criteri: il quoziente intellettivo (Iq) e la capacità di influenzare o cambiare il mondo grazie alle proprie scoperte o alle proprie realizzazioni. Per far parte dei più intelligenti, non basta essere d’intelletto brillante, sembra dirci Super Scholar: come c’insegnano i grandi geni del passato, da Socrate a Leonardo da Vinci, da Isaac Newton ad Albert Einstein, occorre anche essere capaci di dare un sostanziale contributo all’umanità.
STEPHEN W. HAWKING
ETÀ: Nato: 8 Gennaio 1942 – Morto: 14 Marzo 2018
QUOZIENTE INTELLETTIVO: 160
ATTIVITÀ: fisico, matematico e cosmologo
PREMI: 21 riconoscimenti internazionali
CONTRIBUTO ALL’UMANITÀ: ci ha aiutato a capire i buchi neri e la struttura dell’universo
POSIZIONE IN CLASSIFICA: 1°
Chi almeno non a sentito il nome di questo signore inglese? Èra lo scienziato più noto al mondo, protagonista di interviste, documentari e una quindicina di film. Icona pop, come lo fu Albert Einstein, nel 1993 ha partecipato come guest star a un episodio di Star Trek – The Next Generation, mentre nel 2014 ha sbancato i botteghini con il film La teoria del tutto: la pellicola racconta con singolare realismo alcuni momenti della sua vita personale e professionale (l’attore che l’ha interpretato, Eddie Redmayne, ha vinto l’Oscar nel 2015). Nonostante sia stato progressivamente costretto all’immobilità da una forma di sclerosi laterale amiotrofica e sia obbligato a comunicare con un sintetizzatore vocale, Stephen Hawking si è sposato e ha divorziato due volte, ha avuto tre figli, ha occupato per 30 anni la cattedra lucasiana di matematica all’Università di Cambridge (la stessa di Isaac Newton), ha partecipato alla vita politica, ha scritto 8 best seller internazionali, 3 libri per bambini e parecchie decine di studi accademici di primissimo livello che hanno offerto un contributo sostanziale alla cosmologia e alla comprensione dei buchi neri.
GRIGORI PERELMAN
ETÀ: 56 anni
QUOZIENTE: oltre 180
ATTIVITÀ: matematico russo
PREMI: medaglia Fields, Millennium Prize e altri
CONTRIBUTO ALL’UMANITÀ: ha risolto il problema matematico più difficile al mondo, la “congettura di Poincaré”
POSIZIONE IN CLASSIFICA: 4°
Ecco la star della matematica mondiale, celebre per aver risolto la cosiddetta “congettura di Poincaré”, il più complicato dei “7 problemi del millennio”. A soli 16 anni, nel 1982, ha vinto a Budapest le Olimpiadi di matematica; dopo il dottorato in geometria, ha insegnato a New York e presso il prestigioso Mit di Boston, poi a metà degli Anni 90 è tornato in Russia. Da allora, con i suoi geniali studi ha vinto tutto quello che poteva vincere: nel 2006 ha ottenuto 780mila dollari e la medaglia Fields (l’equivalente del premio Nobel per la matematica); nel 2010 ha vinto il Millennium Prize e un milione di dollari offerti dal Clay mathematics institute. Grigorij detto Grisha, tuttavia, ha rifiutato tutti i premi e anche tutti i soldi: «Non sono interessato ai soldi o alla fama. Non voglio essere uno scienziato da vetrina, esibito come un animale allo zoo. E poi troppi soldi in Russia generano solo violenza». Eccentrico lo è stato sin da giovane. Nel 1992, un collega della Stony Brook University di New York lo descrive così: «Ha 26 anni, è alto e porta una barba lunga e cespugliosa. Anche i capelli sono lunghi, come le unghie perché non le taglia mai. Mette gli stessi vestiti scuri tutti i giorni e mangia di preferenza del pane nero che gli procura un negozio gestito da alcuni russi a Brooklyn». Le migliori università del mondo, come Stanford, Berkeley e Princeton (Usa), se lo contendono e gli offrono un posto, ma Perelman torna in Russia, lavora per un po’ come ricercatore di matematica, poi si licenzia. Oggi vive con l’anziana madre in un mini-alloggio popolare di San Pietroburgo, non ha un lavoro fisso né amici ed evita come la peste colleghi, giornalisti e fotografi. Alcuni studiosi e il giornale americano New Yorker ipotizzano che Grisha, uomo integerrimo e d’alta moralità, si sia ritirato dal mondo disgustato dalle invidie e dallo scarso livello etico dell’ambiente matematico internazionale.
RUTH LAWRENCE
ETÀ: 51 anni
QUOZIENTE: sconosciuto
ATTIVITÀ: matematica britannica
CONTRIBUTO ALL’UMANITÀ: ha ottenuto risultati importanti per lo sviluppo della topologia algebrica e della teoria matematica dei nodi
POSIZIONE IN CLASSIFICA: 5°
Ruth è stata la classica bambina prodigio, educata a casa da un padre-padrone molto esigente e ambizioso: a 13 anni si laurea in matematica all’Università di Oxford, a 14 anni ottiene la laurea in fisica, a 17 il dottorato in matematica, sempre a Oxford, e a 18 è già ricercatrice ad Harvard (negli Usa). Oggi lavora presso l’Istituto Einstein dell’Università ebraica di Gerusalemme e si occupa di sviluppare alcune teorie di matematica pura. Il quotidiano inglese The Independent ha scritto di lei: «La branca della matematica studiata da Ruth è totalmente incomprensibile ai non matematici e i suoi risultati sono così astrusi, complicati e pionieristici che bisognerà aspettare anni prima che la tecnologia e la scienza progrediscano al punto tale da poterli sfruttare sul piano pratico». Ruth si è sposata, ha figli e ha dichiarato a un giornalista che per quanto sia grata al padre che l’ha educata con rigore, lei non farà altrettanto con i propri figli né li sottoporrà alle medesime pressioni cui è stata sottoposta sin da piccola.
NOAM CHOMSKY
ETÀ: 94 anni
QUOZIENTE: sconosciuto
ATTIVITÀ: linguista, filosofo, teorico della comunicazione statunitense
CONTRIBUTO ALL’UMANITÀ: è considerato il padre della linguistica teorica contemporanea
POSIZIONE IN CLASSIFICA: 11°
Definire Noam Chomsky è piuttosto difficile: è stato un filosofo, un logico, uno scienziato cognitivo, un teorico della comunicazione, un professore del prestigioso Mit di Boston (Usa), l’autore di un centinaio di libri e saggi, il padre della grammatica generativo-trasformazionale (una teoria linguistica importante), un innovatore radicale, uno spirito critico, un osservatore politico, un attivista della New Left (la sinistra americana), un intellettuale i cui studi hanno influenzato le ricerche di intelligenza artificiale e teoria della musica, e tante altre cose ancora. In effetti, Chomsky è la prova vivente del fatto che certi intelletti sono così brillanti, esuberanti e poliedrici che risulta impossibile rinchiuderli in una definizione ristretta. Nel 2005 un sondaggio l’ha votato come uno degli intellettuali più influenti del mondo intero.
JUDIT POLGÁR
ETÀ: 46 anni
QUOZIENTE: 170
ATTIVITÀ: scacchista ungherese
CONTRIBUTO ALL’UMANITÀ: ha dimostrato che le donne possono battere gli uomini in campi in cui sono considerate deboli o poco portate
POSIZIONE IN CLASSIFICA: 28°
Judit è stata la più brava scacchista donna di tutti i tempi: aggressiva nelle tattiche di gioco e maestra nel combattere l’avversario sul piano psicologico, ha saputo sconfiggere campioni mondiali del calibro di Magnus Carlsen, Anatoli Karpov, Garry Kasparov, Boris Spassky, Vasily Smyslov, Veselin Topalov, Bobby Fisher, Viswanathan Anand, Ruslan Ponomariov, Alexander Khalifman, Rustam Kasimdzhanov. Un suo avversario, il campione Usa Joel Benjamin, ha detto di lei: «Judit è una tigre con uno sviluppatissimo istinto killer: fai un errore e lei ti salta subito alla gola e ti uccide». Dal 2014 non gareggia più, ma il suo contributo resta nondimeno ancora attuale: ha dimostrato che le donne possono superare gli uomini in campi in cui vengono per tradizione considerate deboli o molli. Lei stessa ha dichiarato una volta: «Ho sempre sostenuto che le donne devono sviluppare maggiore sicurezza in se stesse; io l’ho fatto e ho mostrato al mondo che le donne possono giocare a scacchi esattamente come gli uomini. Le donne possono essere davvero brave, ma devono credere in se stesse, lavorare sodo e prendere le cose seriamente».
PAUL ALLEN
ETÀ: Nato: 21 gennaio 1953 – Morto: 15 ottobre 2018
QUOZIENTE: tra 160 e 170
ATTIVITÀ: co-fondatore di Microsoft e grande innovatore in campo tecnologico
CONTRIBUTO ALL’UMANITÀ: generoso filantropo, ha donato più di un miliardo e mezzo di dollari a università, progetti di ricerca, programmi di tutela dell’arte e dell’ambiente
POSIZIONE IN CLASSIFICA: 30°
Paul e Bill erano compagni di scuola alla fine degli Anni 60. Bill è Bill Gates e Paul è Paul Allen e la loro amicizia ha dato origine nel 1975 a uno dei maggiori business attuali: la Microsoft, azienda che ha cambiato la storia dell’informatica. Paul Allen non si è fermato qui: ha anche elaborato numerosi brevetti tecnologici ed è diventato uno degli uomini più ricchi del mondo con un patrimonio di quasi 18 miliardi di dollari nel 2015. Allen ha investito gran parte della propria fortuna in decine di aziende e start up tecnologiche e possiede diverse squadre sportive (di football, basket e soccer). Nel 1986 ha creato una fondazione e ha donato quasi due miliardi di dollari a scuole e università e ha finanziato molti progetti di ricerca medica (studio del virus Ebola) e astrofisica (progetto Seti per la ricerca di intelligenze extra-terrestri).