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IL GHIACCIO DEL POLO NORD SI SCIOGLIE? MA CHE CHI VOGLIA RICOSTRUIRE PURE QUELLO

Non è un mistero per nessuno che la calotta artica si sia ridotta del 95 per cento a causa del surriscaldamento globale e che le conseguenze siano gravi per il pianeta. Un team di architetti cinesi ha ideato un complesso macchinario per ricostituirla. A partire dalla banchisa che si riformerà con acqua purificata e grazie all’energia eolica

Acausa del riscaldamento globale, negli ultimi 40 anni la calotta artica si è ridotta del 95 per cento. Un team di architetti cinesi propone di rimediare con un innovativo metodo di ricostituzione della banchisa, che è valso loro la menzione d’onore del concorso “Visioni del futuro” indetto dalla rivista USA eVolo. Si tratta di un complesso macchinario in grado di ridurre il tenore di sale nell’acqua marina per facilitarne il congelamento naturale.

Un grattacielo sommerso

La struttura, una specie di gigantesco grattacielo sommerso, è costituita da un cilindro centrale che si immerge nel mare fino a 500 m di profondità. La sua porzione superiore ospita quattro grandi pale eoliche e una cupola-osservatorio ricoperta da vetri fotovoltaici. L’energia che viene prodotta grazie alle pale serve ad alimentare un dispositivo di purificazione dell’acqua, situato nella porzione inferiore del cilindro. La differenza di pressione con l’acqua a maggior salinità fa risalire quella purificata fino in superficie, dove congela rapidamente, strato su strato, in appositi stampi esagonali: una forma che renderà più agevole l’assemblaggio delle masse di ghiaccio che ne derivano. Toccherà poi a speciali veicoli sottomarini a pilotaggio remoto spingere gli esagoni l’uno contro l’altro per formare i lastroni che ricostituiranno la calotta artica.

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