
SE NON CI FOSSE LA LUNA FORSE NON CI SAREMMO NEANCHE NOI
Il nostro satellite naturale ha un effetto stabilizzatore sull’asse terrestre che ha mantenuto costante il clima della Terra
Niente più lune storte… ma neanche lune di miele, chiari di luna, lupi ululanti (questo però è un luogo comune), canzoni e poesie al nostro satellite, per non parlare delle eclissi. Senza la Luna in cielo, dovremmo abbandonare una miriade di connessioni che da sempre hanno contribuito a formare la nostra identità. Anzi, se 4,5 miliardi di anni fa un “impatto gigante” non avesse causato la nascita del satellite terrestre, è possibile che oggi neanche esisteremmo. Se invece, per assurdo, spuntasse nei cieli la “Morte Nera” – celeberrima arma distruttiva dell’universo cinematografico di Star Wars – e polverizzasse all’improvviso il nostro satellite, le ricadute sull’esistenza umana sarebbero gravissime, meritevoli di entrare nella sceneggiatura di un film catastrofico hollywoodiano.
NASCITA ESPLOSIVA
Tra il 1961 e il 1972, le missioni del programma spaziale Apollo furono importanti anche perché procurarono le informazioni scientifiche necessarie a comprendere la nascita del nostro satellite. «Quando nel 1969 arrivarono sullaTerra i primi campioni lunari, si osservò che avevano una composizione e una densità media simile a quella della crosta terrestre, e un’età paragonabile a quella delle più antiche rocce nostrane», spiega Enrico Flamini, professore di planetologia all’Università D’Annunzio di Chieti-Pescara. Ciò conferma che la nascita della Luna sarebbe avvenuta a seguito di un impatto cosmico tra una proto-Terra, ancora non del tutto raffreddata, e un corpo celeste (che gli scienziati chiamano Theia) grande circa un terzo del nostro Pianeta. L’immane collisione avrebbe staccato dalla crosta e dal mantello, i due strati più esterni della Terra, un grande volume di materia che iniziò a orbitare attorno alla Terra, addensandosi e solidificandosi fino a dare origine alla Luna.
UN PIANETA DIVERSO
Ma come sarebbe oggi il nostro Pianeta se questo impatto nonfosse avvenuto? «Sarebbe molto diverso per tanti aspetti», avverte Flamini. «La Luna ha avuto un’influenza sostanziale sulle dinamiche della Terra, funzionando innanzitutto come stabilizzatore del suo asse di rotazione, limitandone cioè le oscillazioni, e ponendo le condizioni per lo sviluppo di forme di vita». In sostanza, l’asse terrestre oggi è inclinato di circa 23,5° e, grazie all’attrazione gravitazionale che la Luna esercita sulla Terra, questo angolo varia pochissimo e molto lentamente. In assenza della Luna vi sarebbe invece stato il rischio di ampi spostamenti dell’asse, che avrebbero dato origine a cambiamenti climatici repentini e violenti, mettendo a rischio la nascita stessa della vita sul nostro Pianeta.
VITA ANCHE GRAZIE ALLA LUNA
Gli studi suggeriscono che la vita sia apparsa sulla Terra poco dopo la stabilizzazione dell’asse di rotazione, avvenuta alla fine del periodo che gli scienziati chiamano Late Heavy Bombardment (“Intenso bombardamento tardivo”). «La vita apparve sul nostro Pianeta circa 3,9 miliardi di anni fa, subito dopo l’epoca di maggiore bombardamento della Terra e della Luna da parte di asteroidi e meteoriti», conferma Flamini. In effetti, se proviamo a immaginare una Terra senza l’influenza gravitazionale della Luna, avremmo a che fare con un Pianeta con stagioni molto irregolari (o addirittura senza stagioni) e privo di maree significative (fenomeno quest’ultimo che ha contribuito a rimescolare il brodo primordiale, un’ancestrale miscela di sali inorganici e composti chimici a base di carbonio, da cui si pensa sia nata la vita). Se forme di vita fossero comunque riuscite a nascere, sarebbero probabilmente meno varie e ricche di quelle attuali. E avrebbero avuto peculiarità diverse: per esempio, gli animali notturni avrebbero potuto sviluppare caratteristiche di fluorescenza adatte al buio totale. Se poi, contro ogni pronostico, l’uomo avesse comunque avuto l’opportunità di apparire, avrebbe avuto a che fare con un’agricoltura dalle dinamiche differenti, non avrebbe misurato il tempo in mesi, e si sarebbe ritrovato con un giorno di durata media assai più breve di quello attuale.
UNA TROTTOLA VELOCISSIMA
Tra le influenze che la Luna ha sul nostro Pianeta, spicca infatti il contributo al rallentamento della sua rotazione. «Se la Luna non esistesse, indubbiamente la velocità di rotazione della Terra ne soffrirebbe, visto che senza di essa il centro di rotazione del sistema Terra-Luna, attualmente influenzato dalla gravità lunare, andrebbe a coincidere con quello della Terra», spiega l’esperto. «Funziona come per le ballerine, che se allargano le braccia girano più lentamente, mentre se le chiudono ruotano più veloci. Senza la Luna, sarebbe come se il nostro Pianeta stringesse le braccia». Stando ai calcoli degli scienziati, in assenza della Luna avremmo giorni che durerebbero circa 6 ore, quindi con cicli di luce e buio molto più serrati. Un altro fattore essenziale sarebbe la drastica riduzione delle maree, non più così ingenti visto che il Sole influisce in maniera molto minore a produrle. I cambiamenti più evidenti si avrebbero sulla fauna delle zone costiere e sulla morfologia degli estuari dei fiumi, ed è possibile che non avremmo nemmeno i coralli nella forma che conosciamo oggi, poiché molti di essi, per la loro riproduzione, si sincronizzano con il ciclo delle fasi lunari.
OCEANI SCONVOLTI E TERREMOTI
Che cosa accadrebbe invece nell’ipotesi (irreale) che un giorno la Luna si volatilizzasse all’improvviso? «Immediatamente vi sarebbe un cambiamento nel ciclo delle maree, e a risentirne sarebbero prima di tutto gli organismi costieri a esso legati», suggerisce Flamini. «Un’altra conseguenza sarebbe il cambiamento di livello degli oceani, con una distribuzione dell’acqua diversa da quella odierna». Inoltre, esattamente come nel caso in cui la Luna non fosse mai nata, il nostro Pianeta tornerebbe ad avere un asse di rotazione “ballerino”. Le conseguenze immediate sarebbero un rapido scioglimento dei ghiacci ai Poli e la loro comparsa in quelle che attualmente sono le zone equatoriali. Tali sconvolgimenti climatici porterebbero a conseguenze biologiche e geopolitiche pesantissime, con imponenti migrazioni degli esseri umani verso le zone più vivibili. Tutto qui? No. Perché anche anche gli strati interni della Terra subiscono l’influsso della gravità lunare. Se il nostro satellite scomparisse ci sarebbe quindi un riassestamento geologico; un’era caratterizzata da violenti terremoti e da devastanti eruzioni.
LA SPINTA TECNOLOGICA
Se non ci fosse la Luna, infine, è probabile che il progresso tecnologico avrebbe intrapreso vie un po’ differenti e quasi certamente più lente. Non averla nel cielo avrebbe influito solo relativamente sulla nostra comprensione dei fenomeni del l’universo, il cui studio è iniziato in epoche remote. Ma senza un corpo celeste così “a portata di mano” non avremmo mai avuto quella accelerazione tecnologica dovuta, a partire dagli anni ’50 e ’60, proprio alla storica “corsa” che vide coinvolti Stati Uniti e Unione Sovietica per raggiungerla, poi proseguita con la colonizzazione dello spazio poco oltre la nostra atmosfera e con la costruzione di Shuttle, satelliti e della Stazione Spaziale Internazionale. «Più in generale, se è vero che avremmo comunque osservato il cielo con le sue stelle e i suoi pianeti, va sottolineato come l’esplorazione robotica dello spazio e la possibilità per l’uomo di andare in volo oltre la Terra siano state facilitate proprio perché c’era la Luna, a suo modo vicina e “ospitale”. Non sarebbe infatti stato possibile realizzare fin dall’inizio un viaggio su Marte», chiosa Flamini. Anche se, a dire il vero, negli anni ’60 qualcuno ci pensò. Fu Wernher von Braun, scienziato e ingegnere tedesco passato agli Usa dopo la Seconda guerra mondiale. Sapeva però che bisognava preparare le tecnologie adeguate, e che la Luna sarebbe stata un ottimo trampolino intermedio per farlo.