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SIAMO SEMPRE PIÙ VANITOSI

Negli ultimi decenni i narcisisti sono raddoppiati. Egoisti, incapaci di accettare le critiche, fanno soffrire amanti, colleghi e familiari. Le ultime scoperte

Pensi che qualcuno nella tua vita sia un narcisista? Esiste un modo semplice per verificarlo: basta chiederglielo. Sei un narcisista? Sollecitato dalla domanda risponderà candidamente «Sì» e se ne vanterà purefi Sembra banale, ma è il risultato di una seria ricerca americana pubblicata sulla rivista Plos one e condotta su oltre duemila persone con l’obiettivo di trovare un test rapido per diagnosticare il narcisismo patologico, un disturbo della personalità che dilaga nella nostra epoca creando non pochi disagi in famiglia, sul lavoro e nella vita sociale.

Avido di attenzioni

Il concetto di narcisismo si sviluppa dalle ri”essioni del padre della psicanalisi Sigmund Freud che nel 1914 pubblica la sua Introduzione al narcisismo: secondo il medico viennese, non riuscendo a dirigere il suo desiderio sessuale verso il mondo esterno, il narcisista lo dirige verso se stesso. Gli psicologi distinguono due tipi di narcisismo: quello sano che costituisce una tappa normale dell’infanzia e contribuisce alla costruzione della personalità, e il narcisismo malato che produce una visione grandiosa di sé. Narcisista è colui che si sopravvaluta al punto da non provare interesse per gli altri. Come il Narciso della mitologia greca, è innamorato di se stesso: egocentrico, incapace di comprendere gli altri, avido di attenzioni, costruisce vistosi profili su Facebook e passa da una relazione all’altra.

La società dei narcisi

Negli Stati Uniti, dal 1982 al 2002, le persone affette da disturbo narcisistico della personalità sono raddoppiate, passando dal 15 al 30 per cento. E continuano a crescere. Tanto che nel 2011 gli psichiatri statunitensi hanno proposto di eliminare il narcisismo dal Manuale diagnostico statistico dei disturbi psichici (Dsm) con la motivazione che il fenomeno è diventato così epidemico da non poter più essere ritenuto un problema mentale. “In Italia il narcisismo è il quarto disturbo psichico dopo depressione, bulimia e anoressia. Un po’ di amor proprio è necessario, ma il narcisismo patologico crea situazioni gravi. Tra i due estremi esiste una tendenza narcisistica che ho definito “minimalista” e che affonda le sue radici nella società del benessere. Un tempo, quando si doveva lavorare duramente, il narcisismo era un fenomeno d’élite. Oggi, il consumismo lo ha reso fenomeno di massa. Nell’ultimo decennio sono aumentate di cinque volte le operazioni estetiche e si è affermata la tendenza a dare un nome speciale ai figli anziché un nome comune, come se fosse un marchio da vendere. I social network YouTube, Facebook, Myspace sono creati per parlare di noi stessi e documentare i nostri successi attraverso i selfie, gli autoscatti. Anche l’ossessione della gente per la celebrità è figlia del narcisismo: tutti vogliono apparire come dimostra la diffusione dei reality in televisione”, osservano sociologi. In un recente sondaggio, oltre la metà degli intervistati tra i 18 e i 75 anni aveva dichiarato che diventare famosi è uno scopo fondamentale della vita; soltanto il 10 per cento aveva indicato come obiettivo primario la crescita spirituale. Interessante è anche la scelta di chiamare alcuni prodotti tecnologici iLife, iPod, iPhone con la lettera “i” che sta per IO: un’altra prova che viviamo nell’era del narcisismo. Nella società, il narcisismo rischia di erodere la coesione sociale perché non concepisce valori come il bene comune, la rinuncia e la presa di responsabilità.

Un bambino idolatrato

A soffrire di questo disturbo sono più gli uomini delle donne. Spesso, sono stati bambini viziati sui quali i genitori hanno riposto aspettative troppo alte. Figli unici avuti con fatica, bambini molto desiderati e quasi idolatrati a cui viene chiesto di guarire le ferite narcisistiche dei genitori. Può trattarsi di figli a cui viene chiesto di risollevare le sorti economiche della famiglia o di realizzare i sogni che i genitori non sono riusciti a realizzare, come eccellere nello sport o vincere concorsi di bellezza. Anche aver perso un figlio o averne uno disabile genera molte aspettative sul piccolo che deve diventare speciale per compensare la perdita subita dai genitori. Dentro, però, questi bambini “messia” hanno un vuoto profondo perché non sono amati per se stessi, ma per quello che rappresentano. Non essendo mai stati amati, da adulti non saranno capaci di amare. Il narcisista non riesce a costruire relazioni importanti perché non si lega. Può avere dei rapporti sentimentali, ma solo se gli convengono. Dal momento che è un perfezionista, spesso soffre di sbalzi d’umore. È convinto di essere speciale e che le regole comuni per lui non valgano, ma che abbia diritto a un trattamento di favore. È rigido e incapace di accettare anche il più piccolo compromesso. Non prova empatia: l’altro è apprezzato solo nella misura in cui risponde ai suoi bisogni. Quando un amico non serve più, si dilegua. In amore, all’inizio tende a idealizzare il compagno, ma poi quando scopre i suoi difetti prova una grande delusione e si arrabbia.

Non cambierà mai

Non si lega mai profondamente e per questo non ha difficoltà a cambiare partner. La sua freddezza traumatizza la vittima, anche perché i narcisisti hanno la tendenza a manipolare gli altri e a farli sentire sbagliati. Un indicatore per capire se abbiamo a che fare con uno di loro è proprio la sensazione di sentirsi inadeguati. Non accade soltanto con il partner: pensiamo a certi genitori che producono continui sensi di colpa nei figli. Purtroppo, non c’è via d’uscita: non riuscendo a mettersi in discussione, il narcisista non può cambiare. Solo dopo una certa età e con numerosi rapporti falliti alle spalle, può fare un bilancio della sua vita, ma è un evento molto raro. La strada per uscire da questo rapporto malato non è cambiare lui, ma l’atteggiamento della sua vittima.

Come difendersi

Il primo passo è capire con chi abbiamo a che fare e attuare alcune strategie per disinnescare le trappole psicologiche messe in atto dal narcisista. Nella coppia, per esempio, si tende a compiacere i suoi capricci per paura di perderlo: il prezzo da pagare, però, è la perdita dell’autostima. Bisogna invece mettergli dei limiti, ma senza ricorrere all’aggressività perché è abile a rigirare le frittate. È fondamentale mantenere la propria indipendenza, fare quello che riteniamo giusto senza cercare la sua approvazione. Può essere utile tenere un diario dove segnare delusioni e promesse infrante. L’incontro con un narcisista può rivelarsi un’occasione di crescita: ‘La vittima’, spesso manca di autostima e vede in lui qualità che vorrebbe avere e può imparare a sviluppare, come una maggiore sicurezza o la capacità di decidere».


Il mito di Narciso

Secondo il mito greco, Narciso era un giovane di cui si innamorò la ninfa Eco. Per una maledizione, Eco non era in grado di parlare e poteva soltanto ripetere le ultime sillabe delle parole altrui. Così, incapace di esprimere il suo amore, venne respinta da Narciso e morì di crepacuore. Gli dèi punirono Narciso per la durezza con cui aveva trattato la ninfa Eco facendolo innamorare della propria immagine. Il giovane un giorno si specchiò nelle limpide acque di un lago e, vedendo la sua immagine rifiessa, non volle più abbandonarla e morì di languore in quel luogo. In un’altra versione si racconta che nel tentativo di baciare la sua immagine rifiessa nell’acqua, Narciso morì annegato.


8 frasi tipiche del narcisista

1 – «Non mi capisci»
È incapace di provare empatia, cioè di uscire dai propri schemi per comprendere il punto di vista altrui: i suoi pensieri sono giusti, quelli degli altri sono sbagliati.

2 – «Me lo merito»
Ha la tendenza a manipolare gli altri usando diversi sistemi: a volte ricorre al broncio, si chiude nel silenzio o si comporta in modo testardo e minaccioso, in altri casi mente o finge benevolenza.

3 – «Me lo devi»
Ha la pretesa immotivata di meritarsi trattamenti speciali. Può reagire con rabbia, minacce difendendo la sua posizione con forza e polemica irrazionale.

4 – «Sono fatto così»
La tipica risposta del narcisista alla richiesta di cambiare atteggiamento è: «Sono fatto così, se non ti va bene puoi andare». Non si mette in discussione e non accetta critiche.

5 – «Comando io»
Vuole stabilire le regole del gioco. Alcuni sono prepotenti, testardi, polemici, vessatori, altri possono chiudersi in se stessi, fingersi d’accordo, diffamare gli altri.

6 – «Ti sbagli di grosso»
È incline a dare giudizi e a criticare gli altri. Nessuno è valido quanto lui. Confrontarsi con un narcisista è frustrante. Si rischia di mettere a repentaglio la propria autostima.

7 – «Questa è la realtà»
È imprigionato in credenze errate che difende a spada tratta. Per il narcisista tutto ciò che non corrisponde alle sue preferenze è falso.

8 – «Ti conquisto»
Spesso il narcisista è dotato di fascino. È brillante, occupa posizioni di prestigio. Sa travestirsi da agnello per conquistare la fiducia del prossimo stando ben attento a rivelare solo in un secondo tempo quanto è egoista.

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