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UN AMICO TUTTO D’ORO!

Quando si parla di “cani da famiglia”, al vertice di un’ipotetica classifica si colloca di diritto questo fantastico compagno di vita, di gioco e anche di sport, perché è pur sempre un Retriever… basta ricordarglielo!

Piace da sempre e praticamente ovunque. E basta guardarlo per capire perché: è bello e ha un aspetto molto rassicurante. Averci a che fare, poi, non fa che “peggiorare” le cose, perché quasi sempre ci si innamora della sua dolcezza, della sua simpatia, della sua sensibilità e della sua pazienza. Vivere con lui, infine, è una scelta che quasi sempre verrà ripetuta quando il primo Golden non ci sarà più, perché non averlo accanto lascia un vuoto che va colmato. Il suo peggior difetto? Essere tanto accondiscendente da far dimenticare a qualcuno che è nato come cane da caccia, per il riporto in acqua, e che ha eccellenti doti di apprendimento, tanta voglia di collaborare ed elevata docilità. Un partner fantastico, in sintesi, che non bisognerebbe sprecare come “cane da divano”, dove peraltro sta benone… ma dopo aver fatto qualcosa di bello e divertente insieme a noi.

Successo inarrestabile: Aspetto e carattere lo esaltano

Nel 2021 i cuccioli di Golden Retriever iscritti ai registri dell’Ente Nazionale Cinofilia Italiana sono stati la bellezza di 10.588, facendone la quarta razza maggiormente allevata nel nostro Paese (la precedono Labrador, di poco, Pastore Tedesco e Setter Inglese). Un balzo di oltre duemila unità rispetto all’anno precedente e segno di una sempre più forte richiesta da parte dei cinofili italiani in cerca di un cane da famiglia. Perché è così che la razza viene vissuta nella stragrande maggioranza dei casi dalle nostre parti. Merito, certo, della sua bellezza, espressa dal morbido e lungo mantello e dall’espressione dolcissima del suo sguardo, ma anche del fatto che il Golden, insieme al Labrador, è per conformazione e caratteristiche fisiche “il” cane per antonomasia. A tutto questo si aggiungono un carattere d’oro, come il suo manto, un’indole socievole e una disponibilità verso il genere umano che ne fanno un cane “facile” anche per i cinofili meno esperti, pur con qualche attenzione, come vedremo. Chi, invece, volesse vivere un’amicizia a tutto tondo con questo cane, esaltando le doti che la natura gli ha regalato e le capacità ereditate dalla selezione, troverà… pane per i suoi denti. Perché il Golden, generoso com’è e pieno di gioia di vivere, non si tirerà certo indietro, accompagnandoci nello sport, nelle specialità cinofile (soprattutto quelle che hanno a che fare con l’acqua) e nelle attività sociali, dove è pronto a dar prova di grande altruismo, da vero cuore d’oro.

Cani da circo? Un nobile scozzese

Sulle origini della razza, per molti anni è stata tramandata una leggenda affascinante, per quanto poco plausibile. Attribuiva infatti il ruolo di progenitori a una coppia di biondi Pastori del Caucaso in tournée in Scozia con un circo russo e dei quali Sir Dudley Court Marjoribanks, noto come Lord Tweedmouth, si sarebbe invaghito e che avrebbe acquistato con l’intento di creare una nuova razza da impiegare in quella che era la sua grande passione: la caccia. Ora, con tutto il rispetto per il Caucaso, eccezionale guardiano e cane di antichissimo lignaggio, è davvero poco credibile che da un simile combattente che non esita ad affrontare lupi e orsi potesse uscire una creatura tanto dolce come il Golden…

La vera storia: Solo cani britannici

Infatti, nel 1952 la vera origine della razza è venuta alla luce quando una nipote del nobile scozzese ha messo a disposizione del club di razza inglese i libri di allevamento del celebre antenato: nessun legame con il mondo circense, con il Caucaso e con la Russia ma solo con cani da caccia britannici. Infatti, il progenitore del Golden era un Wavy Coated Retriever dal mantello giallo di nome Nous, acquistato da Lord Tweedmouth a Brighton nel 1865. Nous, molto bravo nel riporto della selvaggina dall’acqua, fu poi fatto accoppiare con una Tweed Water Spaniel (razza oggi estinta come del resto il Wavy Coated) di nome Belle e da questa unione nacquero quattro cuccioli gialli che sono a tutti gli effetti i capostipiti della razza: Cowslip, Primerose, Ada, femmine, e Crocus, l’unico maschietto. Successivi apporti di sangue da altre razze, inclusi Labrador, Setter Irlandese e altri Wavy Coated, portarono alla definitiva delineazione del nostro “riportatore dorato”.

Educhiamolo giocando: Desidera compiacerci

Le sue origini e la lunga carriera di cane da caccia e riportatore eccellente hanno lasciato in dote al Golden Retriever una docilità elevata e il forte desiderio di compiacere il suo compagno umano per ottenere approvazione, cosa che lo rende felice come poche altre. Queste doti, scritte nel suo DNA e accompagnate da una notevole intelligenza ubbiditiva, sono ideali per la vita in famiglia e sono anche di grande aiuto nell’educazione del nostro cucciolo che si dimostra, in genere, reattivo, ben disposto verso i suoi simili e gli esseri umani, curioso e desideroso di imparare. Naturalmente sta all’allevatore crescere il cucciolo nel pieno rispetto dei criteri di socializzazione, per ottenere quanto sopra. Nostro, invece, il compito di esaltare al meglio le tante doti naturali di questo cane e di stabilire un approccio educativo rispettoso del nostro nuovo amico. Come fare? Innanzitutto “sfruttando” il gioco, ottimo strumento per insegnare nuovi comandi, non dimenticando qualche gustoso bocconcino per rinforzare i comportamenti corretti. L’importante è stabilire fin dall’inizio regole chiare: non ne servono molte, l’importante è che siano rispettate da tutta la famiglia. Assolutamente da bandire, invece, urla e maniere forti che ci faranno perdere velocemente il rispetto e la fiducia del nostro Golden, e di qualsiasi altro cane in verità.


Lasciamoci sorprendere

Guardando un Golden nel suo ambito più frequente oggigiorno, il salotto di casa, viene difficile pensare che sia stato selezionato in origine per un lavoro duro e faticoso, eppure è così. Quel dolce cagnone dal colore tranquillizzante e dallo sguardo tenero, un tempo passava intere giornate a correre, superando ostacoli di ogni genere per poi lanciarsi in acque gelide, nuotare vigorosamente, raggiungere l’anatra abbattuta, afferrarla delicatamente per non rovinarla e via a ritroso fino a consegnarla nelle mani del cacciatore. Ma ai Retriever questo lavoro in genere piace da matti e anche il nostro apparentemente placido amico potrebbe sorprenderci…


L’indole del Golden è dolce, la sua carica affettiva è enorme e le sue aspettative su questo fronte sono molto alte. Per questo è fondamentale che venga inserito sempre nella vita familiare: lasciarlo solo all’esterno è un torto che non merita e non può accettare. Chi non è di questa idea, rinunci a prenderlo, se non vuole creare immensa infelicità in una creatura nata per amare ed essere amata. Condividere la casa e le ore libere con un Golden è bellissimo: la sua presenza dona allegria e affetto a tutti, e le coccole, che ama e cerca con decisione, sono un momento di intenso scambio emotivo che illumina lo sguardo caldo e affascinante di questo splendido cane, facendoci sentire amati come non mai.


Lo standard lo vuole così

Corpo:
armonioso; il rene è forte, muscoloso e corto; il torace è alto per dare spazio al cuore.

Testa:
proporzionata e ben cesellata; cranio largo senza essere pesante con stop ben definito. Muso possente, largo e alto. Mascelle forti, con una perfetta chiusura a forbice.

Occhi:
di colore marrone scuro, ben distanziati.

Orecchi:
di medie dimensioni, inseriti pressappoco al livello degli occhi.

Coda:
inserita e portata al livello del dorso, arriva al garretto. Non è arrotolata all’estremità.

Mantello:
piatto o ondulato con belle frange; fitto sottopelo impermeabile.

Colori:
qualsiasi tonalità del dorato o del crema, non rosso né mogano. Ammesso qualche pelo bianco, ma esclusivamente sul petto.

Taglia:
altezza al garrese da 56 a 61 cm per i maschi; da 51 a 56 cm per le femmine.

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